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Ieri il mio programma era chiaro, già deciso da alcuni giorni, ma…

Francesco e Maurizio si fanno vivi nel gruppo e son contento di andare con loro, visto che è un mese che non usciamo insieme; fra l’altro il percorso di ritorno è sconosciuto e interessante.

La proposta è di Maurizio, che vuole unire l’utile al dilettevole; prima Firenze, deve accompagnarci la figlia, e poi rientro passando da Montefegatesi, nel lucchese, attraverso le colline pistoiesi.

Francesco, che sta vicino a Pisa, si aggancerà a noi nel capoluogo di regione che noi raggiungeremo in parte via statale e in parte strada veloce; il nostro primo percorso, infatti, è su per Volterra e via fino a colle Val D’Elsa dove imbocchiamo la superstrada RA3 (Siena-Firenze).

Assolti i compiti di sbarco della giovane biker, ci apprestiamo a raggiungere l’amico pisano ovviamente in un luogo pratico, Porta Romana (ahahah!!!); giunti in tempi decenti, nonostante il traffico, dopo i vari convenevoli, i piani vengono sconvolti e alla fine si decide per zona Mugello, praticamente ciò che ho fatto la settimana prima.

Beh, mi scappa da ridere visto che luoghi che non avevo visto in una vita, li ho doppiati nel giro di 7 giorni (:D); l’importante è divertirsi insieme, però prima si va all’autodromo dove tutti non siamo mai stati.

Setto il mio cellulare/navigatore, mentre Maurizio non si lascia sfuggire l’occasione di ingurgitare un lampredotto acquistato al volo dall’ambulante di zona; siamo in moto, con largo…. ritardo (ahahah!!!), e primo stop dopo ben 1,5 km, Piazzale Michelangelo (già fatto settimana scorsa ma…).

Battuta spiritosa di arrivo (bene, per oggi può bastare), foto e video di rito e via ad immergersi di nuovo nel caos cittadino per giungere alla Via Bolognese, che ci condurrà alla destinazione.

Abbiamo qualche difficoltà, nel traffico perdiamo il promotore di questa gita rallentato della borse laterali che mal si coniugano alla circolazione di Firenze; con un po’ di pazienza, risiamo tutti uniti in viaggio.

Parte della strada è, per me, conosciuta e quindi viaggiamo spediti; in tempi rapidi ci troviamo davanti all’ingresso principale del famoso circuito mondiale.

Ci sono 2 motociclisti, uomo e donna, con cui facciamo subito amicizia e ci aiutiamo a vicenda a scattarci foto; cCi tratteniamo a lungo a chiacchiera con loro, mentre arriva altra gente, in auto, in bici, in moto.

Loro partono e noi, mentre mangiamo un boccone al volo, decidiamo il da farsi; data l’ora, tutti i piani son praticamente saltati e quindi rientro improvvisato.

Cominciamo scendendo a valle attraverso la statale che conduce a Prato poi, si vedrà; questa è davvero piacevole, infatti incrociamo molti motociclisti, solo fino quasi a Calenzano; poi caos e bruttura sino ai dintorni di Agliana.

In questa zona è pieno di vivai, non a caso qui è concentrato il commercio di piante ornamentali; arriviamo a Pistoia e Maurizio propone di buttarsi a caso alla ricerca di strade di collina per rendere più viva la gita, ma ci incasiniamo nel centro.

Allora decido di riprendere io il testimone per uscire dalla città, visto che comunque, intelligentemente, avevo inserito un percorso di rientro nel navigatore, e dopo cercare strade alternative più vuote e guidabili; ottenuto il primo risultato, di nuovo in statale, penso di passare per Fucecchio e alla prima occasione devio.

Ottima scelta, perché ritroviamo strade più libere e, per certi tratti, piacevoli che ci condurranno fino alle ben conosciute vie vicino a casa di Francesco; qui, io e Mau, ci tratteniamo con lui una mezz’ora per ripensare alla giornata e facendo propositi per prossime uscite.

Sono le 17.45 e la giornata, gradevolissima dalla mattina al primo pomeriggio, ora è grigia, anche se non fa freddo, per cui ci congediamo e, molto “brillanti”, affrontiamo la SS206 al buio per raggiungere le nostre abitazioni; alle 18.30 sono davanti al mio cancello con 350 km circa percorsi in buona compagnia e, quindi, soddisfatto.