Sono ancora nel pieno caos del mio lavoro a cui rubo pochi minuti che dedico a noi; ancora non ho avuto occasione di soffermarmi con tranquillità sui ricordi mentre molte sono state le occasioni di rispondere alla più classica delle domande: “com’è stato il viaggio?”.

La risposta è quanto mai ovvia ma ciò che credevo meno scontato è il fatto che ancora vive dentro di me lo stesso entusiasmo del giorno del rientro.

Vivo ancora un turbinio di emozioni e non solo quando spendo parole per raccontare questo viaggio; in sintesi sono ancora caldo e la mente vive il recente passato facendomi sognare itinerari futuri.

Ma è ancora troppo presto per progettare seriamente nuove esperienze, che mi auguro ci siano.

Non vado oltre per evitare di infiammarmi per niente; cercherò di ritornare quando la mente sarà meno eccitata.

A presto, più o meno.

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