E come si fa a temerlo?

Le previsioni meteo, da circa metà mattina, dicono sole, ma con tanto, ma davvero tanto, freddo, di quello che capita pochi giorni all’anno qui da noi ed è arrivato; la causa? Correnti siberiane con forte vento di tramontana.

La voglia di andare c’è, per di più domani in Toscana torniamo arancioni (quindi stop ai liberi movimenti); quindi attrezziamoci e partiamo.

Chi? Io e la mia fedele compagnia (la moto, che pensavate?); inoltre, oggi l’esperienza è utile per testare l’abbigliamento, e non solo, in prospettiva progetto Islanda (ve ne parlo prossimamente).

Ecco qui il giro che ho fatto; non ve lo racconto anche perchè non è nulla di nuovo, anche se oggi i panorami avevano una bellezza prticolare, dovuta forse al freddo.

Mi perdo tutta la mattina per finire un “certo progetto” e mi trovo in sella pronto per partire solo alle 14.20; tre ore dopo sono davanti al mio cancello con 185 km in più.

All’inizio, la giornata sembrava davvero migliorata è il vento previsto quasi assente; invece devo ammettere che il meteo non ha sbagliato.

Sono partito con 6° da casa ma ben presto il termometro si è appostato in prossimità di “O°” (con punta massima di 3°) durante tutto il tragitto; non era la prima volta che viaggiavo a quei gradi, ma oggi devo dire che il vento ha stravolto completamente la percezione della temperatura effettiva riducendola sensibilmente.

Nonostante l’abbigliamento maggiorato, ho patito un leggero freddo al corpo e ai piedi, ma è andata meglio alle mani; oggi ho testato, per bene, le muffole.

Acquistate l’anno scorso, ma non utilizzate (causa pandemia), quest’anno le ho modificate per adattarle ai paramani della mia moto; devo dire che le dita, mio punto debole, hanno sofferto pochissimo.

Purtroppo, questo strumento peggiora sensibilmente la guida in quanto rende decisamente meno agevole l’accesso hai comandi; comunque ne valuterò l’utilizzo in viaggio dopo qualche altro test, magari sotto la pioggia.

Tornando al viaggio, ci sono stati dei tratti rettilinei di strada che la moto era decisamente spinta fuori linea dalla forza del vento; c’è stato un momento, in prossimità di una rotatoria, che il manubrio è stato spostato, ma prontamente ho recuperato (comunque ero a bassisima velocità).

Altri elementi fastidiosi, umidità e qualche pozzanghera d’acqua sull’asfalto che, sopratutto nelle zone d’ombra, hanno dato una leggera perdita di aderenza; nulla di non controllabile, comunque ha influito sui tempi di percorrenza.

Poco male, non sono uno che esce per correre ma per viaggiare; inoltre, oggi era anche un test per un possibile tour con situazioni climatiche non ottimali e posso affermare che è stato utile, ma non esaustivo.

Purtroppo non ci saranno altre occasioni, visto che da domani e per le due prossime settimane saremo bloccati; dopo, si presume che la stagione cominci a cambiare sempre in meglio col sopraggiungere della primavera.

Faremo altre esperienze. Ma come chi? Io e la mia motooooo. 😉