Non era nei miei programmi, ma all’inizio della scorsa settimana, mia figlia mi chiede di accompagnarla da un’amica nel modenese, approfittando della scuola chiusa per le votazioni.

Ovviamente mi rendo disponibile però, aprofittando delle buone previsioni meteo, decido, d’accordo con lei, di accompagnarla in moto.

L’andata sarà veloce, utilizzo FI-PI-LI e autostrade, al ritorno, essendo solo, opto per strade più panoramiche e divertenti, con attraversamento degli appenini dal Passo delle Radici.

Arriviamo al giorno della patenza e, leggermente in ritardo, alle 11.40 muoviamo per la destinazione prefissata.

All’inizio scelgo le statali fino a Lavoria, percorrendo la conosciuta strada di Orciano e Pian Di Laura, giusto per iniziare con un pò di brio, poi imbocchiamo la FI-PI-LI e spiattello le gomme.

Arriviamo nei tempi programmati, Amanda è soddisfatta ed io con lei; la sua felicità è la mia.

Mi trattengo in compagnia degli amici ospitanti per quasi due ore, poi alle 16.00 riparto per essere a casa ad un’ora decente, giusto in tempo per il programmato sabato sera.

Con l’aiuto del fidato cellulare-navigatore affronto gli appennini e, per non fare troppe fermate a fare foto, installo due cam (una sul casco e l’altra sul bauletto destro) nella speranza di catturare buone immagini dei panorami che troverò nel percorso; la scelta si rivelerà molto utile anche per sventurati motivi.

Il saliscendi del passo è piacevole e spero che le immigini che monterò possano dare la stessa sensazione; purtroppo non arrivo a casa ma passerò una non simpatica nottata in ospedale.

Già, il viaggio di ritorno s’interompe anzitempo, non per causa mia, ma lascio spiegare a queste immagini; per il meglio del viaggio a breve cercherò di inserire un filmato strutturato ricavato dalle due cam, nel frattempo ecco la mappa del percorso… fin dove sono arrivato.

Alla prossima, fra un pò 😉