I piani per la giornata odierna erano di tutt’altro tenore ma la bisboccia di ieri sera mi ha costretto ad una drastica rivisitazione dei miei piani.

Seppur in piedi già alle 7.30, sono riuscito a muovermi solo verso le 11.00 e dopo varie valutazioni sulle mie condizioni, sui tempi a disposizione, sul meteo e non ricordo su che altro; alla fine mi è venuto in mente di andare a vedere il Monte Serra.

Questa destinazione l’avevo già tentata una settimana dopo il devastante incendio del febbraio scorso, che ha reso la strada per la vetta impraticabile per lungo tempo.

Ottima scelta alla fine, perché ho potuto ammirare un paesaggio in grande recupero anche se ancora fortemente segnato dal fuoco infernale di quasi 8 mesi fa.

L’occasione è stata buona anche per testare un paio di app per navigazione GPS offline installate sul mio vecchio e stanco cellulare che vorrei adibire esclusivamente alla funzione di navigatore (vi parlerò in seguito sui risultati dei test).

Ore 11.30, con la moto in versione “long range” (per comodità di gestione bagaglio), muovo per il tragitto ormai conosciuto. Tutto perfetto tranne che non sono in gran forma e a tratti l’abbigliamento da mezza stagione mi risulta insufficiente; ma penso che nel corso della giornata guadagnerò gradi.

Giunto a Calci comincio la salita e, con piacere, anche se quasi scontato, supero il punto di stop dell’ultima volta e affronto gli ultimi 12 km per la vetta.

Il fondo stradale è riparato e salendo lo spettacolo è davvero accattivante; poche fermate per scatti fotografici anche per carenza di spazi di sosta.

Ovviamente non può mancare un prolungato stop per visitare il Monumento dedicato ai Caduti del Vega 10, dal quale si gode di una vista panoramica eccezionale, e qui gli scatti non mancano.

Dopo 40 minuti, risalgo in sella e proseguo verso il versante lucchese passando sotto le antenne televisive per imboscarmi nei castagneti della stretta e umida strada che scende a Pieve di Compito.

La via si fa più gradevole, la guida è fluida e seguo senza tanta fantasia l’asfalto che mi si propone davanti e che so già dove mi conduce; superato il foro di San Giuliano Terme, passando da Ghezzano, raggiungo la zona di Ospedaletto per tornare indietro sulla statale 206.

Nessuna strana idea mi sopraggiunge, come già detto non mi sento in forma, e arrivo di nuovo a casa per riposarmi prima della serata che mi attende.

Purtroppo, non credo oggi di essere stato molto capace di esprimere gli aspetti belli e positivi di questa gita intorno casa, ma spero che il percorso e le immagini linkati qui sotto, vi siano di aiuto per sviluppare un’eventuale passeggiata in questi luoghi; ne vale la pena… 😉

percorso ——————————– immagini