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Una Toscana attenta alla Pandemia ci regala un’altro w.e. giallo e in settimana mi ero fatto venire in mente una nuova g.f.p., almeno nella destinazione principale.

Verificato costantemente il meteo ieri la decisione è presa: Lago di Bilancino.

Stamani un brutto risveglio (attacco di colite) ed un meteo leggermente peggiore nelle zone di mio passaggio, fanno propendere per un cambio di percorso; forse era meglio rinunciare ma questa opzione è stata subito cancellata dai miei pensieri.

Alle 9.00 dovevo partire ed in realtà ancora devo scegliere la destinazione; intanto mi vesto e vado a fare rifornimento.

Ore 9.30 e idee ancora poco chiare e quindi deciderò a Saline di Volterra; se giro verso Pomarance andro verso sud, altrimenti Lago.

Arrivato al primo stop non mi sono nemmeno posto il problema imboccando il percorso preparato ieri e mi godo la strada ed il solicchio; la temperatura è piacevole (10/12°) e l’unico inconveniente è l’eccessiva umidità che ha lasciato l’asfalto bagnato.

Di per sè non sarebbe un gran rischio, ma le mie gomme sono già a 12.000 km quindi una maggior cautela è d’obbligo; questo mi rallenta per cui decido di prenderla comoda e mi fermo più volte per scattare foto.

Le strade fino a quasi a Firenze già le conosco e mi piacciono, per cui le ripercorro volentieri; i panorami sono offuscati dalla nebbia, ma rimangono comunque godibili almeno per l’occhio umano.

L’ultimo tratto per arrivare a Galluzzo è nuovo e non senza sorprese; dopo Cerbaia, il gps mi fa infilare in una serie di vie molto strette e, in più, una spessa foschia complica non poco la guida.

Il traffico ovviamente è irrisorio, ciò non toglie che in alcuni punti il passaggio deve essere concordato; per fortuna non sono molti i chilometri da percorrere, altrimenti la media sarebbe precipitata.

Ritrovata la via principale, si fa per dire, ed anche la vista del cielo, raggiungere zona Galluzzo è poco più che un attimo, ma il bello ha da venire; credevo di aver impostato un percorso che aggirasse Firenze e invece a mezzogiorno mi trovo in Piazzale Michelangelo e, visto anche il traffico, mi fermo per due foto veloci.

Riparto e, nonostante la bassa velocità cittadina, riesco ad attraversare il capuologo in meno di mezz’ora; mi trovo quindi sulla Via Bolognese che mi condurrà fino alla destinazione, lo sconosciuto, a me, Lago di Bilancino.

La strada è piacevole e quasi completamente asciutta, il sole, anche se leggermente pallido, c’è e quindi il passo aumenta non tanto per recuperare tempo ma per godersi un pò di guida briosa; in un batter d’occhio mi trovo vicino allo specchio d’acqua, eppure mi sono fermato anche per delle foto.

Arrivo al punto prefissato, su lato nord, e scorgo una stradina che porta vicino al lago, proprio ciò che volevo; ben presto diventa sporca, sterrata e, alla fine, anche fangosa proprio dove c’è un ampio parcheggio.

Dedico un pò di tempo al luogo che offre buoni panorami, ma non si vede tutto; il lago è grande e quindi mi studio le strade che lo circondano scoprendo che sul lato sud c’è una via che lo costeggia per metà del suo totale perimetro.

Ovvimente riparto per imboccare quella strada e francamente ne vale davvero la pena; alla fine giungo ad un altro parcheggio, lato est, che è più piccolo ma anche più avventuroso con fango e pozze piene d’acqua.

Goduto anche di un pizzico di avventura, scruto il cielo e prendo la via del ritorno; ma prima vi consiglio di fare una gita al Lago di Bilancino, a me è piaciuto molto e forse varrebbe la pena di visitarlo più a lungo, magari in primavera.

Dunque sono di nuovo in moto e, evitando volutamente l’autostrada, mi trovo in una stretta, toruosa e malandata via di montagna che velocemente sale in mezzo ad un bosco molto caratteristico; purtroppo non è facile fermarsi per catturare immagini e quindi devo procedere verso la tappa successiva, Vaiano (la cittadina del mio Amico Toni),

Arrivato qui, di fatto la gita è terminata, non mi resta che giungere a Prato e poi verso la FIPILI per tornare a casa prima della prevista pioggia; uscito dal capoluogo di provincia, le strade locali, fino quasi a Montelupo Fiorentino, offrono validissimi scorci panoramici oltre alla possibilità di una guida brillante.

Purtroppo sottovaluto e immortalo veramente poco, anche perchè le batterie dei cellulari si stanno esaurendo, per cui il tempo è pure tiranno; entrato nella SGC, viaggio spedito per evitare la pioggia, che invece trovo, seppur leggera, fra Empoli e Pontedera, ma non mi scompongo e continuo a velocità costante fino all’uscita di Lavoria.

Certo, voglio concludere la giornata con un tratto guidabile che, seppur ben conosciuto, è sempre godibile; ed è un piacere volare verso casa nonostante un pò di stanchezza.

Arrivo a casa alle 16.20, dopo circa 7 ore e 300 km.