di tutto un po'

Mario Ferraro

Mese: Gennaio 2021

30.01.2021 – Lago di Bilancino

mappafoto

Una Toscana attenta alla Pandemia ci regala un’altro w.e. giallo e in settimana mi ero fatto venire in mente una nuova g.f.p., almeno nella destinazione principale.

Verificato costantemente il meteo ieri la decisione è presa: Lago di Bilancino.

Stamani un brutto risveglio (attacco di colite) ed un meteo leggermente peggiore nelle zone di mio passaggio, fanno propendere per un cambio di percorso; forse era meglio rinunciare ma questa opzione è stata subito cancellata dai miei pensieri.

Alle 9.00 dovevo partire ed in realtà ancora devo scegliere la destinazione; intanto mi vesto e vado a fare rifornimento.

Ore 9.30 e idee ancora poco chiare e quindi deciderò a Saline di Volterra; se giro verso Pomarance andro verso sud, altrimenti Lago.

Arrivato al primo stop non mi sono nemmeno posto il problema imboccando il percorso preparato ieri e mi godo la strada ed il solicchio; la temperatura è piacevole (10/12°) e l’unico inconveniente è l’eccessiva umidità che ha lasciato l’asfalto bagnato.

Di per sè non sarebbe un gran rischio, ma le mie gomme sono già a 12.000 km quindi una maggior cautela è d’obbligo; questo mi rallenta per cui decido di prenderla comoda e mi fermo più volte per scattare foto.

Le strade fino a quasi a Firenze già le conosco e mi piacciono, per cui le ripercorro volentieri; i panorami sono offuscati dalla nebbia, ma rimangono comunque godibili almeno per l’occhio umano.

L’ultimo tratto per arrivare a Galluzzo è nuovo e non senza sorprese; dopo Cerbaia, il gps mi fa infilare in una serie di vie molto strette e, in più, una spessa foschia complica non poco la guida.

Il traffico ovviamente è irrisorio, ciò non toglie che in alcuni punti il passaggio deve essere concordato; per fortuna non sono molti i chilometri da percorrere, altrimenti la media sarebbe precipitata.

Ritrovata la via principale, si fa per dire, ed anche la vista del cielo, raggiungere zona Galluzzo è poco più che un attimo, ma il bello ha da venire; credevo di aver impostato un percorso che aggirasse Firenze e invece a mezzogiorno mi trovo in Piazzale Michelangelo e, visto anche il traffico, mi fermo per due foto veloci.

Riparto e, nonostante la bassa velocità cittadina, riesco ad attraversare il capuologo in meno di mezz’ora; mi trovo quindi sulla Via Bolognese che mi condurrà fino alla destinazione, lo sconosciuto, a me, Lago di Bilancino.

La strada è piacevole e quasi completamente asciutta, il sole, anche se leggermente pallido, c’è e quindi il passo aumenta non tanto per recuperare tempo ma per godersi un pò di guida briosa; in un batter d’occhio mi trovo vicino allo specchio d’acqua, eppure mi sono fermato anche per delle foto.

Arrivo al punto prefissato, su lato nord, e scorgo una stradina che porta vicino al lago, proprio ciò che volevo; ben presto diventa sporca, sterrata e, alla fine, anche fangosa proprio dove c’è un ampio parcheggio.

Dedico un pò di tempo al luogo che offre buoni panorami, ma non si vede tutto; il lago è grande e quindi mi studio le strade che lo circondano scoprendo che sul lato sud c’è una via che lo costeggia per metà del suo totale perimetro.

Ovvimente riparto per imboccare quella strada e francamente ne vale davvero la pena; alla fine giungo ad un altro parcheggio, lato est, che è più piccolo ma anche più avventuroso con fango e pozze piene d’acqua.

Goduto anche di un pizzico di avventura, scruto il cielo e prendo la via del ritorno; ma prima vi consiglio di fare una gita al Lago di Bilancino, a me è piaciuto molto e forse varrebbe la pena di visitarlo più a lungo, magari in primavera.

Dunque sono di nuovo in moto e, evitando volutamente l’autostrada, mi trovo in una stretta, toruosa e malandata via di montagna che velocemente sale in mezzo ad un bosco molto caratteristico; purtroppo non è facile fermarsi per catturare immagini e quindi devo procedere verso la tappa successiva, Vaiano (la cittadina del mio Amico Toni),

Arrivato qui, di fatto la gita è terminata, non mi resta che giungere a Prato e poi verso la FIPILI per tornare a casa prima della prevista pioggia; uscito dal capoluogo di provincia, le strade locali, fino quasi a Montelupo Fiorentino, offrono validissimi scorci panoramici oltre alla possibilità di una guida brillante.

Purtroppo sottovaluto e immortalo veramente poco, anche perchè le batterie dei cellulari si stanno esaurendo, per cui il tempo è pure tiranno; entrato nella SGC, viaggio spedito per evitare la pioggia, che invece trovo, seppur leggera, fra Empoli e Pontedera, ma non mi scompongo e continuo a velocità costante fino all’uscita di Lavoria.

Certo, voglio concludere la giornata con un tratto guidabile che, seppur ben conosciuto, è sempre godibile; ed è un piacere volare verso casa nonostante un pò di stanchezza.

Arrivo a casa alle 16.20, dopo circa 7 ore e 300 km.

SHORT RAY TRIPS

(gite fuori porta)

Spero che questa pagina sia in continua evoluzione per me e per voi. Provate a seguirmi:

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28.01.2021 – Ecco alcune idee finché siamo in zona gialla-covid: nordestsud

30.04.2020 – Era un’idea per primo giro “post-Coronavirus”:

I 10 capoluoghi toscani: 800 km di statali in un giorno? (t.1t.2t.3)

Dettaglio: Casa, Livorno, Pisa, Lucca (tramite traforo San Giuliano Terme), Carrara (tramite lungo mare da Viareggio a Marina di Carrara), Massa, Pistoia (passando da Castelnuovo di Garfagnana, Bagni di Lucca, San Marcello Pistoiese), Prato, Firenze, Arezzo, Siena, Grosseto (passando prima da Montalcino, Montepulciano, Amiata), Casa (passando per Marina di Grosseto, Castiglione della Pescaia, Follonica). Beh, ci vorrà almeno un week end.

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Lago di Vico e Lago di Bracciano – FATTO il 26.10.2019

Monte Serra – FATTO 13.10.2019

Lago di Bolsena e dintorni – FATTO 09.06.2019

“L’Eroica” fatta al 90% però… – FATTO 02.03.2019

26.01.2021 – Ducati Multistrada V4 – test ride

Le varie problematiche connesse con Covid-19 hanno fatto slittare una prova che volevo fare sin da subito, ma alla fine il giorno del test ride è giunto.

Premetto che, per me, l’estetica va avanti a tutto, anche al valore tecnico; su quest’ultimo aspetto ammetto onestamente che le mie competenze sono limitate, posso dare giusto sensazioni da utente che ama viaggiare ma che, in caso di necessità, ha bisogno dell’assistenza specializzata.

Fatta la suddetta necessaria premessa, ora mi occorre fare una breve cronistoria sulle mie impressioni fin dalle prime apparizioni ufficiali della nuova Multistrada V4.

Già dalle prime foto apparse sulla stampa specializzata la moto non mi ha mai preso, anzi mi ha lasciato dubbioso; i successivi video di presentazione hanno molto ben evidenziato le caratteristiche prestazionali del nuovo motore, oltre le innovazioni nelle funzioni di supporto alla sicurezza di guida, ma le immagini continuavano a lasciarmi poco convinto.

Alla prima occasione di potersi spostare quasi liberamente (sempre causa Covid), ho approfittato per andare a vederla da vicino; direi che ho avuto il primo incontro faccia a faccia con il mezzo, ma, purtroppo, le mie impressioni sono rimaste tutte confermate, insomma non mi entusiasma.

Posso ben comprendere che Ducati abbia cercato di creare un prodotto che raccolga il consenso di una platea più ampia di clienti, soprattutto colpendo l’occhio dei fedeli delle concorrenti; quindi, secondo me, alcune scelte estetiche sono “rimodulazioni” di idee di moto in diretto confronto col prodotto bolognese.

Probabilmente questo potrebbe aver “disturbato” il passionale ducatista, come nel mio caso.

Mi ricordo che nel 2010, quando vidi il primo Multistrada 1200, rimasi immediatamente colpito e desideroso, forse un giorno, di poterla possedere; Multistrada V4? Purtroppo “No”.

Questo non vuol dire che la rifiuto a prescindere, ma al momento rimango, con maggior soddisfazione, con la mia 1260 Enduro, esteticamente, sempre per me, molto più appagante; fra l’altro l’ho acquistata l’anno scorso e non sono riuscito a sfruttarla al massimo visti i vari lockdown conseguenti alla pandemia.

Arriva il giorno programmato per il test ride; qui è doveroso il ringraziamento a Simone e Giorgio, della concessionaria Ducati di Pisa, che mi hanno concesso il demo per ben 90 minuti e probabilmente, se io avevo più tempo, mi avrebbero lasciato anche più spazio.

Purtroppo, un’ora e mezza non è bastata per scoprire questa moto; non ho potuto sfruttare tutti i “gadgets” per la sicurezza di guida, quali il radar anteriore, né i 170 cavalli di questo 4 cilindri eccezionale.

Alle ore 9.30 sono in sella alla MTS V4 nella versione full con tutti i possibili accessori a corredo; la moto mi risulta subito più leggera rispetto al 1260 Enduro, sia da fermo, dove i piedi sono ben piantati sul fondo stradale, che in movimento, dove sembra di essere in sella ad un agilissimo 125cc, salvo aprire il gas per ricordarsi che siamo quasi 10 volte più su.

L’impostazione di guida è leggermente più bassa della mia attuale moto e mi ricorda il mio vecchio 1200s (anno 2012); la strumentazione è ben visibile e intuitiva e tutti i comandi sono ben a portata di dito.

Improvviso subito un giro più turistico e guidabile che mi consenta di valutare la ciclistica, con l’intenzione poi di rientrare sfruttando una strada di lunga percorrenza per far correre tutti i cavalli e verificare la funzionalità del radar; purtroppo, causa il traffico e la necessità di un rifornimento di carburante, mi trovo imbottigliato in strade secondarie che mi rubano molto tempo e non posso fare tutto.

Il voto per questa moto è senza dubbio molto positivo, perché è:

  • veramente comoda, con una sella morbida e riscaldabile (molto utile vista la temperatura odierna),
  • agile in curva, senza sbavature e sempre in massimo controllo,
  • quasi silenziosa, forse per i ducatisti di vecchio stampo può non piacere,
  • sempre fluida, sia in brusche accelerazione che a bassa velocità (si viaggia in 6^ a 45 km/h),
  • semplice e veloce nella gestione del riding mode,
  • precisa e puntuale in frenata.

Utile chicca, la segnalazione tramite accensione di spia, posizionata sugli specchietti, al sopraggiungere di veicoli, un accessorio che ben compensa il punto cieco dei retrovisori stessi; il radar anteriore non l’ho potuto utilizzare in quanto, per le strade percorse, non ho avuto la possibilità di inserire il control cruise.

Le mappature ormai sono ben conosciute, ma qui ce n’è una in più, ossia quella “automatica” che sceglie in modo autonomo in ogni situazione le modifiche per ottimizzare stabilità e guidabilità; direi una sorta di “supertouring”.

Il motore è certamente notevole, ma non ho potuto spingerlo al massimo, le statali percorse non lo permettevano; nella mia prova non ho percepito la classica “botta on/off” tipica del bicilindrico Ducati, ma questo è un 4 cilindri, che ovviamente risponde diversamente all’apertura del gas, e senza dimenticare l’intervento dell’elettronica, che negli ultimi anni ha sempre più stemperato l’irruenza del desmo, intristendo i ducatisti nostalgici e/o puri.

Infine, sul motore spicca un punto di forza direi unico ad oggi, che non si vede ma tecnologicamente c’è: primo tagliandone a 60.000 km. Non è cosa da poco, tenendo conto i costi di gestione.

Penso di non aver altro da aggiungere e comunque qui è solo un’esposizione di personali pensieri e sensazioni; per contributi e dettagli specializzati avete la stampa del settore con le prove di esperti testers.

DUCATI MULTISTRADA V4

23-24.01.2021 – Secondo w.e. giallo del 2021

23.01.2021 – Il meteo condizona le idee.

Tutta la settimana ha cercare un nuovo percorso di medio raggio e stamani tutto da rifare.

Non amo il vento, a prescindere, per cui mentre attendo che si calmi preparo il pranzo per domenica; in versione multitasking, cerco sul portatile un percorso alternativo valutando meteo e tempi.

Alle 12.15 ho la mappa sul cellulare e il ragù pronto; mi preparo e, alle 1255, sono in moto (nella vestizione mi perdo sempre un bel po’).

Potrei scrivere 10 come 10000 parole per descrivere il giro odierno, invece ve lo racconto con la mappa e pochissime foto; vi consiglio di farlo, magari con più tempo di quello che ho impiegato io, e non ve ne pentirete.

Quindi, magnifica giornata; ho calcolato bene i tempi, per fortuna ho trovato pochissimo vento, niente pioggia e temperature accettabili.

Ora provatelo voi.

24.01.2021 – Giusto 2 orette in moto.

Anche oggi volevo girare lungo ma piacevoli impegni familiari mi hanno lasciato poco tempo.

La mattina era comunque persa per meteo decisamente avverso; durante il pranzo di famiglia la giornata è migliorata e alle 16.00 sono riuscito a muovermi.

Conscio che il sole tramonta ancora molto presto, ho lmitato il chilometraggio facendo tratti di strada ben conosciuti e piacevoli; non sono mancate alcune foto al tramonto prima di giungere a casa decisamente al buio.

Vi racconto le mie due ore in moto: Partenza da Poggio Gagliardo su verso Guardistallo per poi scendere giù fino a Casino di Terra; a seguire SS 68 fino a San Pietro in Palazzi dove ho imboccato la SS 206 fino quasi a Collesalvetti.

Qui ho preso la diramazione per Livorno per giungere, costeggiando la zona portuale, sul lungomare (traffico sostenuto e molta gente in mascherina).

Dopo lo stop per alcune foto in citta e, successivamente, sul Romito, ho raggiunto Castiglioncello, ma non mi sono fermato sia per il buio, che cominciava a prendere il sopravvento, che per la temperatura, che senza sole è scesa bruscamente.

Proseguendo ho raggiunto la variante, ma invece di puntare deciso a casa, sono uscito al Malandrone e, sempre tramite la SS 206, sono rientrato passando da Cecina, giusto per vedere se in zona gialla la gente approfittava per una passeggiata serale in centro; poca roba, quindi sono andato a casa.

Alla fine sono stati circa 120 Km comunque piacevoli; spero di replicare con altre esperienze il prossimo w.e. (video riassunto)

20.01.2021 – ELEFANTENTREFFEN (fantasma)

NON FATTIBILE causa covid-19 in Germania con chiusura frontiera (probabilmente non lo farò più perchè sono interessato più agli altri progetti).

(31.12.2020) – (mappa) – Viaggio da fare nei giorni 29-30-31 gennaio 2021 ossia le date del 65° evento (annullato per Covid-19). Probabilmente non avrebbe lo stesso sapore del raduno più famoso al mondo ma sarebbe comunque una buona esperienza per riprendersi dai lockdown e blocchi a colori.

16-17.01.2012 – W.E. giallo.

16.01.2021 – Pisania e lucchesia con Mau e France.

Avevo ben altri progetti ma un messaggio inaspettato di Maurizio ha cambiato i miei programmi; si è aggiunto anche Francesco e così dopo molti mesi siamo riusciti a muoversi tutti e tre insieme.

Nessun percorso specifico ma idee di massima ci hanno fatto muovere in un giro interessante che ci ha portato fin sulla neve, un vero fuori programma che, seppur ghiacciante, è piaciuto a tutti.

Insomma giornata splendida ed ecco (mappa) – (immagini)

17.01.2021 – Sud, Est/Nord.

Giornata meteorologicamente meno bella di ieri, ma in solitaria mi sono fatto un giro a sud di mattina ed uno verso est/nord nel pomeriggio.

Tutti percorsi conosciuti e già fatti più di una volta ma ugualmente piacevoli e consigliabili; quindi vi lascio (mappa1mappa 2) e (immagini)

01.01.2021 – Il 2020 è finito.

Sapete qual é la cosa più brutta di quest’anno?

Il 31 dicembre ho inviato gli auguri per il nuovo anno con formule semplici e quasi banali nel testo oltre che praticamente scontate nel contenuto; in sintesi questo è stato il messaggio: ”il 2021 sarà sicuramente migliore”.

L’ho scritto (e detto) con convinzione e spinto dal mio naturale ottimismo; d’altronde ho trovato del buono anche nel 2020 e più avanti vi dirò il perché.

Quindi?

La maggior parte delle risposte ricevute erano composte da poche parole su cui spiccava come prima vocabolo uno “speriamo” freddo, triste, lapidario; si leggeva una pesante rassegnazione per un 2021 replica dell’anno che finiva.

Francamente questa cosa mi ha intristito moltissimo; posso capire coloro (pochi per fortuna nel mio entourage) che direttamente o indirettamente sono stati toccati dal male dell’anno 2020, ma gli altri non li comprendo se non per il fatto che è più facile essere pessimisti o negativi.

Comunque rispetto il pensiero di tutti, ed io rimango nel mio ottimismo; mentre lo dico, ovviamente qualche gesto scaramantico non guasta 😉

Non vi nascondo che da qualche anno riesco ad avere un visione positiva (o ottimistica) delle cose e, di questo, devo ringraziare il mio Amico Maurizio.

Questo ragazzone il 31 dicembre 2015, anno pesantuccio per me, viene a trovarmi nel mio ufficio per salutarmi, e non solo, e lo vedo entrare dal portone con un sorriso rilassante; lui è sempre così, non ho memoria di un suo stato d’ira che abbia scalfito quel volto sorridente, eppure la vita anche a lui ha lasciato segni importanti e, tuttavia, trasmette benessere e serenità.

Mentre mi viene incontro lo guardo ancora una volta positivamente stupito e gli domando: “ma come fai ad essere sempre così sereno?” e lui ribatte, sempre con un gran sorriso: “guardo sempre il bicchiere mezzo pieno”.

***ILLUMINANTE***

Ed ora veniamo al funesto e bisesto anno 2020; beh, non me ne vogliate, ma non riesco a vederlo così male.

E’ cominciato con un discreto problema sul fronte lavoro, che forse mi ha portato, magari anche stupidamente, ad abbassare la guardia facendomi “investire” denaro su una nuova moto, quando la precedente davvero aveva ancora molto da darmi; poi è arrivato, a complicare la vita di tutti, il Covid-19.

In quest’anno, per quanto mi riguarda, è svanito (per ora) pochi giorni prima della partenza il progetto di un bel viaggio motociclistico in solitaria, ho dovuto rinunciare a festeggiare la Pasqua con i miei cari, che ho riabbracciato solo dopo 60 giorni di casa-lavoro-casa, mio figlio sì è fratturato il malleolo, io sono stato tamponato mentre rientravo da un giretto in moto, mia figlia ha rischiato di fratturarsi il sacro (l’osso) cadendo a scuola ed un altro problema lavorativo è arrivato come regalo di Natale; sicuramente ci sono stati altri problemi che non ricordo o che non val la pena di ricordare perché, a torto o ragione, li minimizzo.

Per contro, pur con tutti i lockdown, coprifuoco, zone colorate (giallo, arancione e rosso) sono riuscito, dopo ben 24 anni, a tornare in ferie in moto con i miei Compagni di Viaggio a due ruote, Mau (il sorridente e sereno ottimista) e Barbi, ed è statosemplicemente fantastico, ho goduto di una magnifica estate (e non solo) in compagnia di tutti i miei amici (mi è costato qualche kg di troppo ma avrò tempo per recuperare), il lavoro ha avuto qualche svolta positiva (non senza maggior fatica e stress) e, soprattutto, (e qui continuano i gesti scaramantici) alla fine io ed i miei familiari stiamo bene; ci sarebbe quache altra piccola cosa però qui mi fermo.

Certo che il 2020 è stato un anno difficile, ma, almeno per me, non è da archiviare nel cestino; quindi, invece di sperare, affronterò anche il 2021 come gli ultimi anni ed è per questo che non posso che credere che sarà migliore.

Questo son io e lascio ognuno di voi libero di essere sé stesso.

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