Per mia brutta abitudine spesso tendo a mettere insieme più cose per ottimizzare e anche stavolta è andata così; i mie Amici Maurizio e Barbara, con i quali in passato ho condiviso vari viaggi in moto (ultimo nel 2020), sono già in ferie in Umbria e mi hanno invitato a raggiungerli.
A causa del lavoro (e non solo), ho dovuto rinunciare anche ai 5 giorni di ferie che mi ero ritagliato con tante difficoltà; quindi, decido di unire il controllo medico a Poggibonsi che ho venerdì 25 alla rimpatriata con i vacanzieri.

Ieri, uscito dall’ospedale, alle 13.30 sono in movimento verso Todi che sarà il nostro punto di raccordo; arrivo alle 15.15 all’agriturismo prenotato all’ultimo momento, chiamo i ragazzi, ci organizziamo e riparto per unirmi a loro nella visita alla Cascata delle Marmore.
Questa visita era entrata nei miei pensieri in occasione della GFP del mese scorso a Campo Imperatore e mi ha fatto veramente piacere condividerla con persone a cui sono affettivamente legato.
Ovviamente non è stata una passeggiata, anzi direi che poteva equivalere ad un allenamento, ma ne è valsa veramente la pena; il posto è bello e fresco grazie alle acque scroscianti della cascata che, da qualsiasi punto la si osservi sono sempre uno spettacolo (consigliatissimo anche se non è proprio a buon mercato).
Il tempo scorre veloce e con Mau & Barbi è spesso una risata; arriva la chiusura e scegliamo di uscire e non tornare alla riapertura serale per una cena in terrazza in un locale di Todi che loro già conoscono.

Rientriamo ai rispettivi alloggi, non siamo nella stessa struttura (anzi siamo a circa 20 minuti di distanza), per rinfrescarci e cambiarci per trascorrere insieme una piacevole serata; ci troviamo alle 21 circa al locale scelto e appena seduti, con calma ordiniamo ed io, con una scusa (forse un po’ ridicola) metto in atto il mio piano per festeggiare i “”novelli sposi”” (son ben 32 anni, i miei più amorevoli complimenti).
Non tutto va come programmato ma ne esce ugualmente un momento commovente che allieta ulteriormente la giornata.

Segue un giro a piedi (tanto non s’è camminato nulla 😀 ) per il centro storico della cittadina che, oltre al piacere di vedere, ci fornisce momenti di relax e anche una pausa per pianificare il giorno successivo che prevede la visita di Orvieto, e non solo, prima del rientro a casa; siamo più bolliti dal caldo dell’intera giornata che dalla stanchezza fisica, almeno io, quindi, poco dopo mezzanotte, decidiamo di raggiungere Morfeo.

Mi sveglio alle 6.00 circa, ma dobbiamo trovarci al luogo del rendez-vous alle 9.30 per cui resto nel dormiveglia; non resisto molto e approfitto della frescura mattutina per preparare bagaglio e moto.
Dopo una brevissima visita dell’agriturismo dove ho alloggiato, saluto le proprietarie, che mi offrono un loro dolce casalingo che gusto con piacere, e parto per un’altra visita di Todi, tanto sono fortemente in anticipo; infatti arrivo con ben 30 minuti di anticipo al punto di incontro e avviso i ragazzi che li aspetto godendomi il fresco del parcheggio in previsione del caldo che dovremo subire nella nostra giornata.

Arrivano i miei compagni di viaggio, non proprio al punto definito 😀 , e ci muoviamo verso la nostra prima destinazione; la strada che percorriamo costeggia il fiume Tevere, decisamente in secca, e nelle mie intenzioni volevo in qualche modo fotografare il Lago artificiale di Corvara (nel Parco Fluviale del Tevere).
L’operazione non riesce molto bene perché sulla strada non ci sono validi punti panoramici dove potersi fermare con un pizzico di calma; va bene lo stesso perché rimane prioritaria la visita di Orvieto, anche se io già conosco, che é una tappa programmata della vacanza dei miei Amici.
Arrivati, primo obiettivo è ovviamente il Pozzo di San Patrizio; vanno solo Mau & Barbi a godersi la frescura del luogo mentre io, che già l’ho visitato, resto fuori su una panchina al fresco degli alberi diventando, mio malgrado, il succoso pasto di alcune zanzare (purtroppo me ne rendo conto troppo tardi).

Tornano i ragazzi e ci portiamo all’interno delle mura cittadine per raggiungere il Duomo; il caldo ci fiacca non poco ma riusciamo, con tutta la calma del caso, a raggiungere l’obiettivo e, pagato un modico biglietto, visitiamo questa enorme chiesa.
Alla bellezza del luogo, sia per la sua dimensione che per la ricchezza di affreschi collocati quasi totalmente nella cappella centrale e nelle 2 nicchie laterali, si è aggiunto il piacere della frescura e di poter assistere anche ad un matrimonio (ovviamente concentrato nella zona, non piccola, dell’altare); successivamente abbiamo visitato i musei collegati, compresi nel prezzo del biglietto.
Posso riconfermare che è una cittadina da visitare, magari in un periodo meno bollente.

Ormai giunti all’ora di pranzo abbiamo deciso di goderci il pasto in uno dei locali situati nelle varie vie e viuzze del centro storico; è stata un ottima scelta che, se da un lato ci ha costretto ad escludere definitivamente l’ipotetica visita a Bolsena per godersi il Lago, per contro ci ha regalato un’adeguato relax prima di affrontare l’estenuante calura del viaggio di rientro.

Alle 15.30 siamo in moto verso casa, i paesaggi sarebbero anche belli ma il caldo è asfissiante e fa calare pericolosamente la palpebra tant’è che, giunti a Manciano, ci fermiamo per darci una rinfrescata e recuperare lucidità; a questo punto mancano solo 30 km per giungere vicino ad Albinia, dove prenderemo la superstrada che ci farà giungere a casa per l’ora programmata.
A degna conclusione di una GFP di 2 giorni molto piacevole e soddisfacente, vi lascio solo le foto; non essendo un mio progetto non ho fatto strade particolarmente panoramiche e/o interessanti da mappare.

Alla prossima gita.