di tutto un po'

Mario Ferraro

29/05/2021 – Uscita con nuovi amici.

In questo w.e. non c’era un programma certo, anzi ho osservato le poche proposte dei vari gruppi motociclistici di cui faccio parte per aggregarmi; probabilmente il senso di fiacchezza post-covid mi ha reso pigro, quindi stavolta a rimorchio.

A sorpresa vengo contattato da Pierluigi, conoscenza di lunga data e amicizia conseguente agli anni di basket dei nostri figli; sapevamo della nostra comune passione per le due ruote ma, non so perché, non abbiamo mai fatto un giro insieme.

Nella settimana prende lui l’iniziativa invitandomi a fare una gita con altri suoi amici per questo sabato; accetto ben volentieri, mi fa piacere che ci sia questa prima occasione e lascio a lui l’intera gestione del tour.

L’obiettivo è un giro sugli appennini sopra Prato Pistoia, ma questa mappa (teorica) spiega meglio; il tour sarà condizionato da situazioni piacevoli e non, per cui non risulterà come programmato.
Ma anche la libertà di poter improvvisare e stare in buona compagnia rende la giornata decisamente piacevole.

Partiamo da Cecina io e Pierluigi alle 9.00 circa, non puntuali, e raggiungiamo sulla FI-PI-LI Antonello, che viene da Massa-Carrara; presentazioni di rito, veloce scambio di battute e via verso Pistoia da Giancarlo, ultimo compagno di gita.

In questa prima fase mattutina, godiamo del piacere di guida solo nel tratto che va da Lamporecchio (non ci siamo fermati per i mangiare i famosi “brigidini”) fino quasi al suo capoluogo di provincia; strada bella, immersa nel verde, piena di curve e panorami.

Arrivati dal compagno pistoiese, anche qui qualche minuto dedicato a presentazioni e proposte di percorsi alternativi; alla fine rimane quasi confermato il programma iniziale e partiamo.

Ci vuole un po’ di tempo per sfuggire al caotico traffico di Pistoia e Prato, prima di giungere alla SS325, ma da lì comincia a cambiar musica; dopo Vaiano, arriva il totale godimento, una curva dopo l’altra.

Giungiamo quasi a mezzogiorno, alla prima tappa, il Santuario Boccadirio, ed è una piacevole sorpresa; ci fermiamo, facciamo alcune foto e decidiamo di sostare nell’unico locale per un caffè, con l’intenzione di pranzare più avanti.

Mentre siamo lì, sereni, un signore chiede chi è il proprietario della Ducati Multistrada rossa; in un batter d’occhio si scopre che anche lui aveva una moto uguale ed è pentitissimo di averla venduta.
Lo conforto e gli consiglio di tornare a cavalcare questa meravigliosa moto, ma forse è già pronto…
Poco dopo torna e mi omaggia del libro del 90° anniversario della Ducati (che bella e inaspettata sorpresa), ci racconta qualcosa di se e della passione per le due ruote, facendo più che trasparire che ha voglia di tornare sulla rossa italiana; il sig. Giancarlo (omonimo del nostro compagno di gita) è uno dei titolari del bar ristorante (unico del posto) e quindi si congeda per andare a lavoro.

Noi proseguiamo nei nostri discorsi, alcuni anche troppo seri, ma si sta troppo bene, le parole scorrono a fiumi e il tempo corre veloce; alla fine è troppo tardi per andare a mangiare altrove e, visto che il luogo ed il momento ci sono molto graditi, optiamo per restare.

Stiamo benissimo, antipastino a base di polentina fritta e varie salsine calde, una formaggio e tartufi grattugiati è favolosa, poi primo con pasta fatta in casa, il tutto accompagnato da… solo acqua (dobbiamo guidare); chiudiamo con un caffè e, d’altronde, il conto (onestissimo).

Il tempo, come da previsioni, comincia ad essere minaccioso, quindi dobbiamo ripartire ma non prima di salutare il “ducatista pentito” che, a conferma di ciò che sospettavo sulla sua voglia di tornare biker attivo, mi chiede di contattarlo semmai decido di vendere la mia moto; rispondo che al momento non è nei miei piani ma prendo il biglietto da visita del locale, in futuro chissà…

Mentre ripartiamo comincia a piovere e commettiamo la più grande banalità che possa fare un motociclista un po’ navigato: vogliamo credere che saranno due schizzi passeggeri; ci becchiamo una bella sciacquata, tanto che decidiamo di tornare a valle ripercorrendo la strada già fatta.
Solo verso Vernio la pioggia cessa è pian piano possiamo essere asciugati dalla buona temperatura e dal vento di movimento; ormai i programmi sono saltati e, dopo dura ricerca, ci fermeremo ad un bar della zona pratese per rilassarci, ancora.

Siamo ancora umidi soprattutto nella zona intima, ma non ce ne curiamo; fa caldo e spendiamo ancora un’oretta a parlare anche della piacevole giornata, per niente rovinata dal bagno fuori programma.

Arriva l’ora di rientrare e Giancarlo (non il ristoratore 😉 ) ci scorta fino in zona Ginestra Fiorentina attraverso piacevoli e conosciute stradine; ci fermiamo vicino ad un incrocio, ci salutiamo, promettiamo di rivederci e poi ci separiamo.

Antonello rimane con noi e faremo di nuovo la FI-PI-LI insieme fino al bivio per Pisa, dove ci salutiamo in movimento; infine, per chiudere con un po’ di brio, con Pierluigi raggiungiamo Cecina passando da Lavoria, Pian Di Laura, Orciano.

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2 Comments

  1. ECCOMI Sono Giancarlo il RISTORATORE DUCATISTA
    Locanda del Pellegrino,
    Ringrazio infinitamente questo gruppo di CENTAURI degli elogi fatti alla nostra attività di ristorazione,
    SALUTONI A PRESTO
    LOCANDA DEL PELLEGRINO al SANTUARIO DI BOCCADIRIO (https://www.santuarioboccadirio.it/)

  2. Pierluigi

    Complimenti ottima mappa teorica del Tour
    Ciao un saluto alla prossima

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