di tutto un po'

Mario Ferraro

Mese: Marzo 2023

18.03.2023 – Ducati Multistrada V4 Rally

TEST DRIVE

Ed eccomi qui per una prova che volevo fare da molto tempo e che speravo fosse possibile un mese fa quando sono stato invitato a Borgo Panigale ed ho avuto occasione di ammirare e (solo) toccare l’ultima creazione Ducati: Multistrada V4 Rally.
Sempre con Giorgio e Simone, titolari della concessionaria di zona (Desmodue Srl), avevamo concordato di fare il test drive appena possibile; la settimana scorsa, quando sono andato da loro a provare la nuova Diavel V4, si è manifestata la possibilità di testare l’ultima creazione della famiglia Multistrada in occasione del Ducati 2023 Season Opening (evento di presentazione ufficiale dei nuovi modelli).
Io ho avuto l’onore di essere fra gli invitati alla serata speciale pre-evento con buffet e presentazione in anteprima e nell’occasione ho concordato con Giorgio che oggi avrei fatto il giro di prova durante la pausa pranzo e così è andata; arrivo in concessionaria alle 12.oo nella convinzione di partire un po’ prima, come avvenuto nel test di sabato scorso con la Diavel V4, ma oggi, essendo giornata di Season Opening, era stracolmo di gente, clienti e non, per cui partenza ore 13.10, prima tappa al distributore e poi via per conoscere la moto.

Mi piacerebbe scrivere un poema su questa nuova Multistrada V4 Rally, ma non ce n’è bisogno, è una globetrotter praticamente perfetta; è semplice, intuitiva, docile ma pronta a scattare, genuina e fedele accarezza le curve con precisione, non ti fa sentire mai a disagio e quando scendi sei totalmente appagato e per niente affaticato.
Ed è pure bella, anche quando sei in sella e percepisci la sua possanza senza vederla; mentre ti muovi sai di essere osservato, ma ciò che più ti gratifica è sentire la totale condivisione con il mezzo, quasi avesse un’anima.
Essendo in pieno rodaggio (solo 80 km alla partenza), ho cercato di non superare i 6000 giri e vi garantisco che non è stato facile perché non ti rendi conto della velocità che raggiungi per la silenziosità e fluidità dei 4 cilindri; il piacere di guida è intenso e ti permette di godere appieno del panorama che ti circonda.
Di più non ho da aggiungere se non le foto che ho fatto.
Vogliamo per forza trovarle un difetto? Eccolo, il prezzo, ma d’altronde è l’ammiraglia di gamma dove già il modello base (si fa per dire 😀 ) ha già una serie di accessori importanti; primo fra tutti il radar, forse più utile in America che in Italia, ma questa è una moto che vuole girare il mondo.

Alle 15.20 sono di nuovo alla concessionaria dove è già pieno di gente ed il mio arrivo non passa inosservato, ovviamente merito della protagonista di oggi a cui nessuno può rubar la scena; Simone mi chiede le mie impressione ed è fin troppo facile parlarne bene con il pubblico circostante che ascolta curioso e sempre più invogliato a provarla.
Poco dopo mi ripeto ai vari componenti dello staff Desmodue Srl, che mi chiedono del mio giro, ed infine anche a Giorgio che è l’ultimo che vedo; dopo mi trattengo a chiacchiera con alcuni clienti parlando della moto e delle esperienze di viaggio.

Se è vero che ho affermato che la Multistrada V4 Rally è, ai fini dell’utilizzo, la naturale evoluzione della mia adorata Multistrada 1260 Enduro red, devo ammettere che la nuova arrivata non ha cancellato colei con cui ho condiviso ben 60.000 km in tre anni; è bene precisare che le due moto hanno in comune solo il brend del modello e che sono due ammiraglie della loro categoria, per tutto il resto parliamo di due oggetti completamente diversi.

Come sempre, per tutti gli approfondimenti tecnici vi lascio alla stampa specializzata di settore mentre vi consiglio di provare la nuova moto per comprendere la compatibilità con voi stessi.

Ringrazio Desmodue Srl, nelle persone di Giorgio e Simone, per avermi dato la possibilità di provare con calma la moto, quindi saluto tutti coloro che mi leggono, mostrandovi il video della strada percorsa oggi.

Ci vedremo al prossimo test drive, intanto buona strada a tutti noi.

11.03.2023 – Ducati Diavel V4

TEST DRIVE

Sarà colpa del covid, che mi ha colpito circa 2 settimane fa per la terza volta in 3 anni, ma il mio cervello ha cominciato a guardare con occhio interessato alla Ducati Diavel; in particolare ho visto, su siti specializzati, dei 1260S usati, ma molto ben tenuti, di colore rosso che mi hanno davvero preso.
Ho approfondito le ricerche, ho preso contatti e informazioni anche per oggetti di altri colori, ma nessuna possibilità di provare una di queste moto, giusto per capire se facessero per me (che sono un Globetrotter); ho avuto occasione persino di sostituire il mio amato Multistrada 1260 Enduro red, con cui ho condiviso ben 60.000 km in tre anni, con una Diavel 1260S Black & Steel km 0, proposta molto interessante fattami dai titolari (Simone e Giorgio) della concessionaria di zona (Desmodue Srl).
Non vi nascondo che ho vacillato un bel po’ ma alla fine ho desistito perché non potevo spendere una cifra importante al buio; ed è qui che è scattato il test drive.
In concessionaria hanno appena immatricolata una Diavel V4 nera e con Giorgio fissiamo l’appuntamento per oggi con possibilità di tenere la moto per tutta la pausa pranzo, ossia circa tre ore; alle 12.30 ritiro la belva nera e parto.
All’inizio faccio strada semplice per prendere confidenza, ma la moto è talmente intuitiva e pare così leggera che modifico in fretta i miei piani di viaggio; per cui, man mano che scorrono i chilometri, scelgo percorsi sempre più impegnativi e ricchi di curve.
Alle 15.20 sono di nuovo davanti alla concessionaria dove mi raggiunge poco dopo Giorgio; alle sue domande rispondo con un volto molto sorridente.

Ebbene ecco le mie sensazioni: un solo grande difetto, almeno per me che ho una discreta ernia cervicale, è la totale assenza di un riparo anteriore; superando i 110 km/h la spinta del vento dal basso impatta in modo sensibile sul casco, affaticando il collo, e per me non è un toccasana.
Per questo motivo, ma anche, e forse soprattutto, perché la moto è in rodaggio (89 km quando sono partito) non ho mai superato i 5500 giri che portavano il tachimetro ai 140 km/h; quindi non l’ho provata al pieno della sua potenza, ma vi garantisco che è veramente godibile trotterellando per colline e montagne con tratti sinuosi.

Escludendo questo inconveniente, forse risolvibile con il cupolino previsto come accessorio, tutto il resto è davvero notevole; è una moto leggera, perché con il baricentro basso ed un bilanciamento eccezionale, da fermo hai i piedi sempre ben piantati a terra e non percepisci assolutamente il suo peso.
A maggior ragione, in movimento, risulta agile anche nelle curve più strette dove pieghi con naturalezza, non ginocchio a terra, o almeno io no di sicuro, però riesci a sfruttare tutti i 240 mm del possente battistrada posteriore; l’ho fatto io, in scioltezza, e ribadisco che non sono un biker da pista.
Il primo contatto alla partenza mi ha dato la sensazione di essere un sedicenne con la sua nuova motociclettina 125cc; ti gasi subito, ma il motore immediatamente ti ricorda che hai una cubatura 10 volte maggiore.
Il cambio è perfetto, preciso, mai una sbavatura; meglio l’utilizzo senza uso della frizione nelle cambiate in accelerazione così eviti inutili strattoni. Stupenda nelle strade sinuose, è piacevole anche in quelle tortuose, la frenata possente è capace di domare i cavalli al galoppo, grazie anche ad un freno-motore efficacissimo.
Se proprio vogliamo cercare a tutti i costi un altro difetto, direi che le sospensioni sono un po’ rigidine e/o con poca escursione; sono eccezionali su asfalti perfettamente lisci mentre soffrono un po’ negli sconnessi di ogni tipo, quindi in città occhio ai tombini e fuori città, nelle piacevoli curve toscane, e non solo, attenzione ai dislivelli del manto stradale, di qualunque natura.

Peccato che in sella, comodissima, non percepisci la bellezza estetica di questa moto che, a parer mio, ha un posteriore da urlo; la schiena non soffre e le braccia, seppur in posizione allungata, non si stancano e comandano agevolmente il manubrio.

Ragazzi è davvero una gran moto anche se devo ammettere che non è adatta a me; d’altronde se ho sempre viaggiato con enduro stradali un motivo ci sarà 😀

A questo punto vi dico di provarla perché il mio contributo, che spero vi sia comunque utile, è una valutazione basata su mie sensazioni vissute da utente; se avete bisogno di maggiori dettagli e/o considerazioni di natura più tecnica, ci sono i siti della stampa specializzata di settore con le prove dei loro esperti (io preferisco provare da solo 😉 ).

Qui concludo, prima ringraziando Desmodue Srl, nelle persone di Giorgio e Simone, per la cortesia e competenza, poi salutando tutti voi, che mi avete letto, mostrandovi in questo video la strada percorsa.

Ci vedremo presto con il test drive della Multistrada V4Rally.

09.03.2023 – Ogni occasione è buona…

… per inventarsi una gita fuori porta.

Oggi impegni personali mi portavano nel Nord Italia e, per rendere la giornata un po’ meglio, sono andato in moto.

Vi dico subito che, su circa 680 km totali, solo 90 km hanno avuto il sapore di un piacevole giro in moto; ad essere sinceri il meteo ha sciupato un po’ anche quelli.
Ma eccovi il breve sunto della giornata.

Avendo tempo sufficiente, avevo deciso di fare strada normale all’andata e autostrada al rientro; per cui ore 8.10 partenza verso nord facendo il Romito fino a Livorno godendomi il mare agitato insieme ad un caldo solicchio.
Ho proseguito poi, via SS1, fino a Lido Di Camaiore e da lì lungomare fino a Sarzana; non male fino a Marina di Massa, nonostante un cielo grigio e la strada ancora bagnata dalla pioggia appena passata, niente di che fino alla SS62.
Beh a dirla tutta, anche la strada che porta al Passo della Cisa non ha offerto molto fino dopo Pontremoli; traffico, cielo plumbeo e asfalto bagnato hanno continuato a condizionare il piacere di guida.

La conseguenza è stata la scelta di cambiare il tragitto optando per l’autostrada da Fidenza a seguire; in questo modo avrei recuperato tempo e avrei evitato la noiosa e lenta strada in pianura in mezzo a paesi e città che non avrebbero dato nessun piacere motociclistico.

Confidavo molto sul tratto della Cisa per godermi uno sprazzo di euforia in capo ad una lunga giornata, ma non tutto è andato per il verso giusto; uscito da Pontremoli sembrava migliorare la situazione e quindi di potersi divertire fino a Parma.
Purtroppo, non è durato molto perché nebbia e vento mi hanno accompagnato fin dopo il superamento del passo e solo verso Berceto ho potuto godermi, grazie anche al gradevolissimo sole, un po’ di buona strada e qualche bel panorama; così in un batter d’ali sono arrivato nella pianura parmense e, come da nuovo programma, ho imboccato l’autostrada a Fidenza.
Per il resto tutta autostrada ma vi lascio comunque qualcosa da cede: ecco qui per voi.
Alla prox.

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