13. Trondheim – Alesund              (map)           (foto)

20.07.2018 – Alesund

Sono le 8.30 e siamo già in viaggio; abbiamo non poche difficoltà per uscire dalla città a causa di un enorme quantità di lavori alla viabilità locale che mettono in crisi il navigatore e di conseguenza il sottoscritto. Ovviamente attimi di tensione.

Trovata la via d’uscita, si vola, nel silenzio radio, costeggiando fiordi e monti e anche in questa occasione possiamo godere della bellezza dei paesaggi, senza però riuscire ad immortalarli; difficile trovare uno spazio valido per fermarsi, impossibile tornare indietro dopo aver superato un punto panoramico ottimale.

Giungiamo così ad Halsa dove subito c’è il traghetto pronto e ci imbarchiamo immediatamente. Con soli 15 minuti di navigazione, siamo di nuovo a terra e alla prima area di servizio facciamo rifornimento e colazione (fragole dolcissime e banane). La giornata non è fredda ma siamo ben vestiti e non rischiamo di patire eccessivo caldo, insomma stiamo bene.

Riprendiamo la strada, fra alti e bassi delle colline e delle montagne vediamo il susseguirsi di questi “laghi di mare” che amplificano la bellezza di ciò che ci circonda; ad un bivio puntiamo verso Kristiansund, dove inizia l’Atlantic Ocean Road, e nel percorso attraversiamo un lungo tunnel (non è una novità in Norvegia e non è la prima volta né sarà l’ultima) che ci immette in una strada montana in mezzo alla foresta.

Arriviamo a destino, attraversiamo la cittadina ed imbocchiamo la 64 con subito un tunnel sottomarino di circa 6 km; all’uscita, dopo poco, troviamo un casello (sorpresa, 7 euro circa per passare dalla strada sull’oceano) e qualche km dopo ci fermiamo, in apposito punto panoramico, per fare alcune foto.

Lo stop, bello e voluto, si prolunga con un fuori programma decisamente inaspettato e “fuoriluogo”: la faccio breve, in qualche modo, il problema tecnico al cambio della mia moto si risolve nuovamente e magicamente, costandoci solo 40 minuti di tempo ed un grande spavento.

Ripartiamo e puntiamo dritti verso il primo obiettivo di oggi, lo Storseisundet, e vi giungiamo attraversando vari isolotti immersi nell’Oceano Atlantico.

La giornata è quasi soleggiata, la temperatura è mite, il mare è una tavola, non si può nemmeno immaginare sia l’oceano, e vorrei tuffarmi in quelle acque azzurre; non c’è tempo e in men che non si dica vediamo ergersi il famoso ponte.

Ci fermiamo, come tutti del resto, al punto panoramico costruito ad hoc per fotografarlo in tutta la sua paurosa bellezza e subito dopo lo affrontiamo, ma senza difficoltà alcuna, ovviamente.

Proseguiamo ed è un bel viaggiare, almeno per me, tant’é che il resto del viaggio è praticamente pura formalità; non che non siano belli da vedere i paesaggi che passiamo, ma ormai i miei occhi sono pieni di ciò che volevo vedere e che per 40 tremendi minuti ho creduto di perdere.

Nemmeno il traghetto che da Molde porta a Vestnes ha riacceso l’interesse, anzi il resto del viaggio, pur essendo bello come la prima parte, e quasi scivolato via anonimamente.

Come al solito giunti a destino, svolgiamo i soliti preparativi prima della cena, anzi stavolta funzione in più, il bucato, e poi via in centro per mangiare e visitare; c’è scappata anche una birrettina locale in un pub particolare e poi rientro, fra l’altro è fresco e non siamo ben attrezzati.

Sono le 22.30 e, mentre Davide si mette a dormire, io sono qui per me e, se volete, anche per voi.

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